Due serate musicali di presentazione e ascolto commentato a cura di Stefano Sanzovo
Nel 1768 Wolfgang ha 12 anni e compone la sua quarta opera, a Vienna, ove il padre Leopoldo l’ha portato con la sorella Nannerl per mostrare al mondo i prodigiosi suoi figli. Ma non ebbe i risultati (economici) che si aspettava. “La finta semplice” – un intrigo erotico-amoroso che imbarazza, musicato da un fanciullo – non riuscì ad andare in scena nel teatro di corte a causa delle ostilità dell’impresario, dei cantanti e dell’orchestra. Antipatia per il padre invadente, piuttosto che per il figlio, il quale non ostentava il suo virtuosismo spontaneamente.
Un modesto ripiego è stato l’invito del dott. Mesmer a rappresentare nel suo giardino una breve operina per intrattenere illustri ospiti, dame e cavalieri. Certamente Wolfgang si trovò più a suo agio con l’argomento di Bastiano e Bastiana, due giovani pastori innamorati ma bisticcioni che finalmente si rappacificano con l’aiuto della magia di Colas. Melodie semplici, nessun virtuosismo, piccola orchestra trattata con delizia, il risultato è piacevolissimo e lascia intravedere i felici esiti futuri di due grandi opere: Così fan tutte e Il flauto magico.
In preparazione alla esecuzione dal vivo dell’opera, le nostre serate ci introdurranno storicamente e biograficamente negli anni della fanciullezza di Wolfgang e ci aiuteranno a conoscere i precedenti teatrali di “Bastiano e Bastiana”, il contesto culturale che ne stimolò la creazione e, naturalmente, la vicenda dell’azione e della musica.